ANCCI

Marco De Angelis e Antonio Di Trapani presentano nella sezione Controcampo Italiano una pellicola piuttosto originale per il panorama nazionale. Quello che subito salta all’occhio del lavoro dei due giovani registi, emersi dal panorama cinematografico-universitario romano, sono la grande capacità nel costruire la scena, l’equilibrio delle immagini, la fotografia curatissima e ricercata. Il racconto è povero e poetico, Kenji un giornalista giapponese solo, che da anni lavora in Italia, rientra in Giappone e ripensa ad un’antica amata, ormai defunta, che gli appare in forma di fantasma. Il racconto è incasellato nel ricordo di una leggenda nipponica per la quale solo una volta l’anno Vega e Altair si incontrano in cielo, rievocando una coppia di sfortunati amanti. Le atmosfere costruite dai due registi sono estetiche e rarefatte, atte a delineare il personaggio e il mondo di tradizioni, culture, ricordi, che lo circonda. I riferimenti alla figurazione Ukiyoe o quella dei grandi maestri come Hokusai sono evidenti, spesso alla profondità di campo e alle prospettive si preferiscono costruzioni chiuse, simboliche e narrative dell’immagine.

Simone Agnetti

settembre 2010

http://www.ancci.it/ancci/speciale_venezia_2010/00001818_TARDA_ESTATE.html