Fuorinorma

Terra (64′, colore, 16:9 e 4:3 per una parte del repertorio, plurilingue con sottotitoli in italiano) ha l’apparenza di un film di fantascienza catastrofico. La distruzione del nostro pianeta. Voci in più lingue – italiano, inglese, francese, tedesco, russo, portoghese (Julio Bressane, Lou Castel, Franco Nero, Hélène Sevaux…) – che provengono da lontano rivolte non si sa a chi: forse alle persone che appaiono di tanto in tanto quasi fossero gli ultimi abitanti della terra (Hal Yamanouchi, Angela Carbone). Frammenti dissociati sopravvissuti al disfacimento; o forse frammenti di ricordi fluttuanti. Montaggio sapientemente creativo di immagini della più diversa provenienza, dove ciò che è stato girato e ciò che è repertorio si confondono, si fondono. Misteriosissimo e affascinante. «Sacra e inviolata sarà la terra dove è sepolto uno Starec» (старец,termine russo che si riferisce ai mistici cristiani ortodossi dotati di particolare carisma e seguito).

Adriano Aprà

dicembre 2019